MOVIMENTI : I VARI CALIBRI
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E – ELETTRONICI A DIAPASON (TUNING FORK)
riferimenti:
http://electric-watches.co.uk/movement-types/tuning-fork/
1 Bulova Accutron
1948: La Bulova Watch Company Switzerland di Bienne arruola la mente eccezionale dell’Ing. Max Hetzel (nato a Basilea nel 1921 e laureato nel 1946 al Politecnico Federale di Zurigo in ingegneria elettronica) al fine di sviluppare un orologio più preciso di quanto era allora possibile con un normale movimento meccanico. Egli fu il primo ad adottare un transistor in un orologio da polso, arrivando a progettare il primo orologio elettronico al mondo, il Bulova Accutron
1953: primo modello costruito a mano grazie all’uso del transistor “CK 722” dell’americana Rayton
1954: la Mallory produce la prima batteria utilizzabile in un orologio da polso, il primo prototipo è pronto nel Novembre di quell’anno
1955: sono prodotti a Bienne i primo otto modelli di misura idonea per un orologi da polso
1959: Max Hetzel si trasferisce a New York e sviluppa il progetto insieme con William O. Bennett, riducendo le parti in movimento da 27 a solo 12 (contro le oltre 130 di un orologio meccanico automatico dell’epoca)
1960: il 10 Ottobre viene presentato il calibro 214, che viene messo in vendita il 24 Dicembre
1964-1970: Il Bulova Accutron viene utilizzato con piena soddisfazione dagli astronauti della NASA in diverse missioni Explorer Gemini e Apollo
1970: si ha lo sviluppo e la commercializzazione del calibro 224 con diapason controllato da quarzo (Bulova Accuquartz)
1973: viene raggiunto il numero di 4 milioni di esemplari prodotti di Bulova Accutron
1977: cessa la produzione dell’Accutron, anche se la Bulova utilizza il marchio per modelli successivi
2010: nel 50° anniversario del primo Accutron la Bulova produce la serie limitata ”Anniversary”, uno spaceview con cassa dedicata e componenti residui di magazzino (1000 esemplari al prezzo di 5.000 Franchi Svizzeri o 5.200 Dollari americani)
al proposito si può leggere:
Calibri e date di sviluppo
214 il calibro- base utilizzato in modelli chiusi e scheletrati (“spaceview”), frequenza 360 Hz, batteria al mercurio da 1,30 Volt, spessore del movimento 5,5 mm
214 H con minimi miglioramenti (1962)
214 HN (1963) ha una sfera addizionale che indica l’ora GMT. montato sui primi due modelli di “Astronaut”, entrambi con una lunetta girevole indicante le 24 ore (nel secondo modello è bicolore, indicando in nero le ore della notte. Il modello fu detto Astronaut day/night)
2140, 2141, 2141 corrispondenti ai calibri 214, 214 H e 214 HN, numerazione utilizzata dal 1968
2143 (1970)
218 evoluzione del 214 (1965), spessore 4,4 mm, non fu usato nei modelli spaceview, a parte un 2181 scheletrato con quadrante modificato in una “corona circolare”, che pare non ebbe successo (v. testo)
218 D con calendario (1965) / 218 S e 218 SC (1967) / 2180 corrispondente al 218 D a partire dal 1967
2180 F (1970) / 2180 G (1972) / 2181 (1968) / 2181 F (1970) / 2181 G (1972) / 2182 (1968) / 2182 F (1970) / 2182 G (1972) / 2183 (1968) / 2183 F (1970) / 2183 G (1972)
2185 (1968), con sfera addizionale rossa che indica l’ora GMT, impiegato nel modello Astronaut Mark II prima versione
2186 utilizzato nel modello Astronaut Mark II seconda versione, ha un display digitale meccanico visibile in una piccola finestra sopra ore 6 (regolabile da una seconda corona)
NOTA: il calibro 218 venne impiegato da Universal Genéve per il suo Unisonic e da Citizen per l’Hisonic
219 (1972) il diapason è asimmetrico, una delle forchette ha insieme la fase e la bobina. Calibri derivati: 2191.10, 2192.10 e 2193.10 - utilizzato da Citizen per i suoi calibri 3700, 3701 e 3711
2210 (1973) ha il diapason a forma ricurva, fu disegnato espressamente per orologi da Signora ma utilizzato anche per modelli da uomo; molto compatto (17mm x 19,5 mm x 4,4 mm), viaggiava a 440 Hz - presentò problemi, la produzione venne presto fermata (*)
2300 presentato nel 1970 e commercializzato dal 1971, il più piccolo movimento al quarzo mai prodotto (quantomeno per diametro: Ø19,4mm x 5,2mm), anch’esso dedicato agli orologi Lady ma usato anche per misure da uomo, frequenza: 480 Hz (*)
il diametro è leggermente maggiore nei day/date (2312, 2313): Ø 23,30 mm
224 controllato da quarzo, venne utilizzato nell’Accuquartz à vedi sezione F
[NOTA (*) maggiori dettagli più sotto nelle sezioni dedicate ai calibri 2210 e serie 230]
all'Accutron è dedicata un'intera sezione del sito di EW, alla pagina:
http://electric-watches.co.uk/makers/accutron/
fondamentali anche i seguenti siti:
http://members.iinet.net.au/~fotoplot/acc.htm
http://www.elektron.demon.co.uk/accutron.html
interessantissimi due articoli riguardanti in particolare il modello "Astronaut:
http://watchlords.com/forum/viewtopic.php?f=190&t=35708
nella galleria qui sotto alcuni modelli di Accutron, oltre a cinque immagini tratte dai disegni allegati ai brevetti depositati da Bulova (e Max Hetzel) per tutelare l'invenzione del movimento a diapason
[testo da correggere e completare ]
IL CALIBRO 221
Il meno conosciuto dei vari caibri Accutron è sicuramente il 221 (o: 2210)
disegnato per modelli da Signora, ma di fatto utilizzato anche su orolgi di misura da uomo, è, come detto più sopra, se non il più piccolo movimento al diapason mai realizzato - almeno come diametro - il più compatto come dimensioni, con il suo spessore di soli 4,40 mm (contro i 5,2 mm del 2300 - e per fare un paragone, i 5,50 mm del cal. 214)
venne prodotto in un numero limitato di esemplari ed è quindi abbastanza raro: secondo alcune fonti presentava problemi e venne presto ritirato dalla produzione
forse era anche meno attrattivo, poichè privo di secondi centrali e del dispositivo di distacco della corrente (estraendo la corona), ed essendo disponibile unicamente nella versione solo tempo
secondo EK aveva un consumo troppo elevato della batteria
comunque, anche se poteva venire alloggiato in casse sottili e molto strette - avendo il lato inferiore di soli 17 mm - gli venne preferito il calibro 2300, leggermente più spesso e di forma circolare (Ø 19,4 mm)
se ne parla per esempio su:
http://members.iinet.net.au/~fotoplot/acctech221.htm
nelle ultime immagini della galleria le foto di un cal. 2241 misura Lady ("Mini Accutron") acquistato come fondo di magazzino inusato (NOS) e rimesso in funzione
si vede il movimento prima e dopo la pulizia (la batteria aveva perso liquido, per fortuna senza causare danni)
la batteria originale era di diametro maggiore di quelle odierne, nell'installarne una nuova occorre fare attenzione che i due "dentelli" presenti sul ponticello della batteria vadano a fare contatto con la parte centrale (inferiore) della medesima, e cioè il polo negativo, senza andare a toccare il bordo esterno (che è di polo positivo)
si vedano i circoletti evidenziati in giallo nell'ultima foto
un'altra accortezza da usare è quelle di inserire correttamente il ponticello della batteria: da una parte l'estremità con la punta "a forchetta" va inserita (prima foto sotto, linea verde) nell'intaccatura della guarnizione tenuta ferma dalla vite (linea gialla, foro evidenziato dal circoletto giallo) e, dall'altra, si incastra sotto il perno circolettato in rosso (linea rossa)
nel cerchio azzurro un forellino utile per sistemare nella sua sede il ponticello facendo leva con la punta di una pinzetta
foto 2: il ponticello è sistemato correttamente, nel cerchio verde si nota la posizione dell'estremità "a forchetta" nella tacca della guarnizione (l'immagine non è perfetta, ma non mi è riuscita una messa a fuoco migliore), nel cerchio giallo l'altra estremità incastrata nel perno metallico (che collega ai circuiti il polo negativo della corrente)
foto 3: si vede anche (cerchio lilla) la vite che serve per liberare la tige (è minuscola, ci vuole un giravite da 60)
nella foto 4 si possono apprezzare bene le dimensioni, sulla carta millimetrata, del gruppo bobine-elettronica e del diapason del cal. 221
da ultimo, alcune immagini tratte dal manuale di manutenzione:
- l'avvertenza riguardante il montaggio del ponticello batteria (come detto sopra)
- la modalità di regolazione anticipo/ritardo
- il posizionamento dei cricchetti e la "index wheel"
- il sistema di distacco della corrente all'estrazione della corona
qui sotto altre foto, con ingrandimenti, di un cal. 2210
(© crazywatches.pl, by courtesy – per gentile concessione)
nell’ultima immagine ho evidenziato con frecce colorate il dettaglio dello “scappamento” (del quale si vede qui sopra lo schema tratto dal manuale di manutenzione):
- arancio: il diapason, collegato con il cricco di spinta (“index finger”) – freccia rossa
- azzurro: la “index wheel”
- verde: il cricco di ritenzione (“pawl finger”)
IL CALIBRO SERIE 230
Il più piccolo calibro Accutron, con il suo diametro di 8,75’’ (Ø 19,4 mm)
molto interessante per le soluzioni tecniche adottate
nelle immagini qui sotto, tratte dal manuale di manutenzione:
1 - i vari calibri della serie, che sono:
2300, 8,75'', no secondi centrali, no calendario
2301, 8,75'', con secondi centrali, no calendario
2302, 8,75'', con secondi centrali e data
2303, 8,75'', con secondi centrali, day/date
2312, 10,5'', con secondi centrali e data
2313, 10,5'', con secondi centrali, day/date
2, 3 - schemi di rimontaggio, dai quali si individuano i seguenti componenti :
711 = coil assembly
716 = tuning fork
180 A = pawl bridge
112 = index wheel
una delle caratteristiche è difatti, quella di avere una singola bobina sulla quale interagiscono entrambi i bracci del diapason
lo "scappamento" è invece uguale agli altri calibri simili, con due cricchetti - uno di spinta ("index finger") fissato sul diapason ed uno di ritegno ("pawl finger"), montato su di un ponte separato - che agiscono sulla ruota dentata detta "index wheel"
4 - illustrazione delle modalità di regolazione avanzamento/ritardo
[nota: i punti contrassegnati con "V" sono quelli da lubrificare]
nella galleria alcune foto di un calibro 2302 montato su di un modello da uomo
nell’ultima si notano chiaramente i cricchetti, mentre la “index wheel” (codice 112 nelle immagini del manuale di manutenzione) è molto piccola è rimane nascosta dal ponte del treno del tempo (è sotto il rubino in basso a sinistra)
(© crazywatches.pl, by courtesy – per gentile concessione)
sotto, le immagini di un calibro 2302A in versione "Lady"
1bis Bulova Accutron: calibri derivati
UNIVERSAL GENEVE
Unisonic D = Accutron cal. 218D
Unisonic cal. 1-51 = Accutron cal. 2180
Unisonic cal. 1-52 = Accutron cal. 2181
Unisonic cal. 1-53 = Accutron cal. 2182
CITIZEN
alcuni calibri:
3700 A = Accutron cal. 218 date - con hacking system, senza distacco della corrente
3710 A = Accutron cal. 218 day/date - idem come sopra
3701 A = Accutron cal. 218day/date - con hacking system e distacco della corrente all'estrazione
della corona
3711 A = Accutron cal. 218 date, id.c.s.
3721 A = Accutron cal. 218 solo tempo, id.c.s.
3701 B = Accutron cal. 219
[ testo da completare]
22 Marzo 2017
ho avuto l'autorizzazione ad utilizzare le immagini di diversi modelli Citizen a diapason
avevo già pubblicato quelle di un “Hisonic” cal. 3711 A (= Accutron 218 date)
ora, per non appesantire troppo la pagina, mantengo nella galleria solo alcune foto e trasferisco le altre alla nuova sezione: CITIZEN – “Galleria fotografica"
ringrazio pubblicamente l'Autore
(© masterpemberton2009, by courtesy – per gentile concessione)
28 Marzo: carico le foto di due Cosmotron GX calibro 3701 B (= Accutron 219)
bellissimi entrambi, in particolare il secondo, che è in condizioni NOS e si distingue per il vetrino sfaccettato
[© masterpemberton2009, by courtesy – per gentile concessione]
2 Aprile: aggiungo le immagini di un altro “Hisonic” cal. 3711 A (= Accutron 218 date) e di due cal. 3701 A day/date (qui sotto solo alcune per ogni esemplare, le altre alla pagina CITIZEN – “Galleria fotografica")
[© masterpemberton2009, by courtesy – per gentile concessione]
1 ter ACCUTRON "evoluzione Swissonic" di CEH
"Electrifying the wristwatch" segnala un movimento sviluppato fra il 1963 ed il 1966 da Max Hetzel alle dipendenze di CEH, con un diapason circolare ed una frequenza di risonanza di 480 Hz (ne viene pubblicata anche una fotografia)
la denominazione "Swissonic" sarebbe stata scelta da Hetzel, non c'è notizia di una specifica denominazione del calibro
la produzione - affidata ad una sezione speciale di CEH fa il 1966 ed il 1969, sarebbe stata di ca. 3.000 esemplari, che però non avrebbero mai raggiunto ufficialmente il mercato e rimasero allo stadio di prototipi, finendo (pare) nelle mani di fortunati collezionisti
da non perdere la pagina:
http://www.elektron.demon.co.uk/swissonic.html
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ho trovato alcuni brevetti firmati da Max Hetzel per conto di CEH, con i disegni del caratteristico diapason a forma "circolare"
si tratta specificatamente delle immagini relative a:
- risonatore a diapason (brevetto US 3486049)
- diapason e circuito (brevetto US 3504301)
- diapason e bobina, più disegni del movimento completo (in tutto 4 immagini dal brevetto
US 3283495)
2 ESA, MOSABA
1966: Max Hetzel torna in Svizzera dagli Stati Uniti ed inizia a lavorare per la ESA al “Laboratoire Suisse de Recherches Horlogère (LSRH) ed al “Centre èlectronique horlogère (CEH) per sviluppare il MOSABA (MOuvement SAns BAlancier)
1967: il CEH presenta un prototipo denominato Swissonic 100 alla Fiera di Basilea, ma sorgono problemi con i brevetti della Bulova che ne bloccano la produzione
1968: accordo sui brevetti fra ESA e Bulova
1969: vengono venduti i primi orologi con il calibro ESA 9162
1970: la ESA chiede alla Dubois Dépraz di sviluppare segretamente un movimento cronografico per il cal. 9162, il nuovo calibro sarà il 9210 (unico movimento cronografico al diapason della storia)
1972: viene presentato il cronografo Swissonic 100 cal. 9210, entra in produzione il cal. 9164 (day/date)
1976: cessa la produzione del MOSABA
1990: la Technos Neuchatel Switzerland presenta alla Fiera di Basilea una serie limitata del “Technos Mosaba” con movimenti prodotti da vecchi componenti dell’ESA 9162
Il movimento MOSABA-ESA (9162 e 9164) fu adottato da diverse Case con denominazioni particolari:
Tronosonic di Baume & Mercier (cal. 19162, 19164 – montato anche da Bucherer), Eterna-Sonic di Eterna (cal. 1550.740 e 1551.742) Ultronic di Longines (cal. 6312 e 6332), XL-Tronic (cal. 500 e 505) di Movado e Zenith (anche con i marchi Mondia e Allegro - per il mercato USA), Tissonic di Tissot (cal. 2010 e 2020), Electronic F300 Hz di Omega (cal. 1250 e 1260), Electrosonic di Rado (cal 740 e 742), Electronic di IWC (cal. C-150 e C-160), Certronic (o: C-Tronic) di Certina (cal. 29-151 e 29-152), Tuning Fork di Solvil & Titus (movimento non marcato), Tuning Fork di Imado
NOTE: - Esistono prototipi ed esemplari ad uso scolastico del cal. 9162, con il solo logo della ESA o, anche, con la dicitura “Swissonic 100” (vedi ESA alla voce "produttori/marchi)
- Il modello “Mosaba” della Derby dovrebbe fare parte di questi, dato che il marchio “Derby”apparteneva alla ESA
- Contrariamente a quanto si legge da più parti l’Unisonic di Universal Genéve (cal. 1-52 e 1-53) è una diretta derivazione dell’Accutron (alla stessa stregua dell’Hisonic di Citizen) e non ha nulla a che vedere con il Mosaba
- La produzione dell’ESA 9210 cronografo si limitò a 21.000 esemplari in totale, installati da Omega (Speedsonic F 300 Hz cal. 1255), Longines (Cronograph Ultronic cal. 749.2), Baume & Mercier (cal. 19210) e Certina (Chronolympic C-Tronic cal. 749)
Ne esistono prototipi/modelli dimostrativi marcati “Derbysonic” o, anche, senza alcuna denominazione sul quadrante
Icalibri ESA 9162, 9164 e 9210 fanno parte della linea “Swissonic 100”
al proposito si veda alla voce ESA dell'alfabetico
EW segnala l'esistenza di calibri più economici del 9162 e del 9164, numerati rispettivamente 536.111 e 536.121, prodotti a Hong Kong (senza l'indicazione "swiss made"). non so tuttavia da quali Case vennero utilizzati
nella galleria alcuni modelli animati dal MOSABA/ESA (oltre ad un calibro nuovo fondo di magazzino), ed alcuni disegni allegati al brevetto depositato dalla ESA per tale movimento (US 3604202)
[ testo da completare]
3 Omega F720 Megasonic
1973: Il movimento F 720 Megasonic viene presentato alla Fiera di Basilea. Anche questo calibro era stato sviluppato da Max Hetzel ed ha due particolarità: il diapason asimmetrico che operava a 720 Hz anziché 300 Hz come il Mosaba ed il micromotore a trasmissione magnetica senza contatto meccanico. Si tratta dell’estrema ed ultima evoluzione del movimento a diapason. Fu definito “Accutron killer” per la sua precisione
Calibri: 1220 (data) e 1230 (giorno/data), produzione totale: 43.000 esemplari.
Come dalla tabella riportata sotto, sul sito ufficiale Omega risultano prodotti undici modelli in tutto, dei quali uno da tasca della serie De ville e lo splendido e raro Seamaster ref. ST 398.0822 detto “Lobster” (o: langouste) per la forma del bracciale integrato (ref. 1212/230)
riferimenti:
http://electric-watches.co.uk/makers/omega/omega-megasonic/
filmati:
http://www.youtube.com/watch?v=wvIeSQ-NOH0
http://www.youtube.com/watch?v=OgjRyfJVKLo
http://www.youtube.com/watch?v=YkFsAVECBWA
[ testo da correggere e completare ]
modelli e referenze dell’Omega Megasonic come risultanti dal sito ufficiale della Maison
referenza |
serie |
nome modello |
versione
|
calibro |
crono-metro |
brac-ciale |
anno di produzione |
ST 198.0038 |
Constellation |
Megasonic |
acciaio |
1220 |
si |
no |
1973 - 1977 |
ST 198.0068 |
Genève |
Electronic |
acciaio |
1220 |
si |
no |
1974 |
ST 198.1742 |
De Ville |
Electronic – da tasca |
acciaio |
1220 |
si |
---- |
1973 - 1977 |
ST 398.0819 |
Constellation |
Electronic |
acciaio |
1220 |
si |
si |
1973 |
ST 398.0820 |
Constellation |
Megasonic |
acciaio |
1230 |
si |
si |
1973 |
ST 398.0822 |
Seamaster |
Megasonic |
acciaio |
1230 |
si |
(lob-ster) |
1973 |
ST 398.0825 |
Seamaster |
Megasonic |
acciaio |
1230 |
si |
si |
1974 |
ST 398.0827 |
Constellation |
Megasonic |
acciaio |
1220 |
si |
si |
1974 - 1977 |
ST 398.0828 |
Constellation |
Megasonic |
acciaio |
1220 |
si |
si |
1974 - 1975 |
ST 398.0829 |
Constellation |
Megasonic |
acciaio |
1230 |
si |
si |
1973 |
ST 398.0835 |
Genève |
Megasonic |
acciaio |
1220 |
si |
si |
1973 |
ho anche documentazione di esemplari con le referenze seguenti:
Genève cal. 1220 cassa pl. oro 20 micron referenza 198.0065
Genève cal. 1230 cassa pl. oro 20 micron referenza 198.0066
Constellation cal. 1230 cassa in oro 18 Kt referenza 198.0039
Constellation cal. 1230 cassa acciaio bracciale integrato ref. 198.0048
Constellation cal. 1230 gold capped 14 Kt referenza CD 198.0030 (?)
(non ho trovato riscontri precisi sul sito della Casa - p.es. la referenza 198.0030 corrisponderebbe ad un Genève F 300 in acciaio del 1972)
4 Jeco
Movimento a diapason della Japan-Electric-Clock Co. di Tokio, forse mai commercializzato
La Jeco produsse inoltre orologi a diapason su licenza della Bulova
un movimento da parete (con indicato: su licenza Bulova), composto da una staffa che interagisce con una bobina (probabilmente lo stesso principio del diapason) alle pagine:
http://www.mechanikus.hu/c_Jeco.htm
http://www.mechanikus.hu/CAL_Jeco.htm
http://www.mechanikus.hu/CAL_JecoY604_big1.htm
nelle immagini qui sotto un orologio da parete LORENZ con movimento JECO: nella seconda foto di quest'ultimo ho evidenziato l'elemento a diapason (freccia gialla) e una delle bobine visibile dall'esterno (freccia verde)
sul carterino in plastica sono indicati due brevetti registrati negli USA (3208287 e 3277644), che sono recuperabili agli indirizzi:
http://www.google.it/patents/US3208287
http://www.google.it/patents/US3277644
ho aggiunto nella galleria anche copia di alcuni dei disegni allegati alle licenze di privativa
i movimenti a diapason della JECO erano montati anche su alcuni modelli della SOLARI di Udine, oggetti che oggi fanno parte della storia del design
per vederne delle immagini basta fare una semplice ricerca:
si trovano parecchi post su diversi fora a proposito di questi movimenti, ne cito due come esempio:
http://www.orologiko.it/forum/viewtopic.php?t=9542
http://www.orologiko.it/forum/viewtopic.php?t=14578
su Youtube si può vedere un LORENZ modello "pupilla" con movimento JECO:
https://www.youtube.com/watch?v=A3yn_B0vpRI
5 Slava
Si narra che Breznev, ricevuto dall’allora Presidente USA Nixon, ricevette in dono un Bulova Accutron. Al ritorno nel suo Paese ordinò ai tecnici locali di produrne uno uguale: ne derivò l’orologio al diapason “камертон” (= diapason) cal. 2937 prodotto dalla “First Moscow Watch Co.” detta anche Slava, che vide la luce con parecchi problemi, fra i quali la difficoltà di realizzare a Mosca il minuscolo ingranaggio con 360 denti tipico del movimento Accutron … dopo un tempo considerevole si scoprì che … erano le vibrazioni della metropolitana a costituire l’ostacolo, poi risolto portando fuori Mosca lo stabilimento.
Mi risulta che, comunque, la produzione totale fu di solo un migliaio di esemplari.
riferimenti:
http://forums.watchuseek.com/f10/slava-transistor-really-rare-427934-2.html
http://www.hknebel.org/Uhren/Art/Russische_Uhren/Slava/Transistor/transistor.html
http://www.accutrons.com/pages/slava.html
molto interessante quest'altro link, che riporta ad immagini non solo dello SLAVA, ma anche di due altri "cloni" dell'Accutron, uno prodotto nell'allora Cecoslovacchia dalla PRIM, e l'altro dalla cinese TIANJIN:
http://www.decadecounter.com/accutron/clones.htm